STORIA
– IL LEGAME CON LA TRADIZIONE –
LA COSTRUZIONE DEL CASALE
Viene costruito il casale durante la reggenza del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo, famoso riformatore e innovatore con la bonifica della Valdichiana.
Sono anni di forti cambiamenti per il territorio, con la grande opera di BONIFICA della Valdichiana per il recupero delle terre coltivabili e della salubrità della zona.
Per volontà del Granduca vengono progettate e realizzate le LEOPOLDINE, case rurali moderne, per l’epoca, con la tipica torretta centrale adibita a colombaio.
Nel nostro casale hanno vissuto le grandi famiglie contadine fino agli anni ’60.
1756
ACQUISIZIONE DELLA PROPRIETÀ
Nel 1965 i fratelli Domenico e Antonio Ravaglioli acquistano il casale leopoldino e un primo nucleo di terreni circostanti. Finalmente possono realizzare un desiderio che coltivavano da anni, quello di dedicarsi all’attività agricola e in particolare alla viticoltura e alla produzione di vino, settore nel quale già operavano con il loro lavoro.
1965
IMPIANTO VIGNETI E RISTRUTTURAZIONI
Questi anni vedono la creazione dell’azienda e il suo sviluppo produttivo, con l’impianto dei vigneti e degli oliveti e la contemporanea acquisizione di nuovi terreni confinanti con la proprietà, per incrementare le superfici vitate.
Vengono impiantati i vitigni tipici del vino Chianti, soprattutto Sangiovese, ma anche Canaiolo, Colorino, Trebbiano e Malvasia.
Nel contempo vengono iniziati i lavori di ristrutturazione dei fabbricati, compreso il casale leopoldino.
1966-1972
Vengono a mancare prima Domenico e poi Antonio e l conduzione dell’azienda passa nelle mani di Marisa, moglie di Antonio, e dei giovani figli Paolo, Alberto ed Elisabetta.
La sfida per mantenere integra l’azienda richiederà un impegno ancora maggiore, ma la forza e la tenacia di Marisa nel sostenere il lavoro dei figli permetterà di superare le inevitabili difficoltà.
1971-1972
Un lungo periodi di 30 anni che vede un’intensa attività in azienda, con ulteriori acquisizioni di terreni e la realizzazione di nuovi vigneti, insieme al rifacimento di quelli ormai da sostituire. Nella progettazione della struttura degli impianti e nella scelta dei vitigni si mantiene sempre un grande equilibrio tra la valorizzazione della tradizione e l’attenzione all’innovazione, cominciando ad introdurre anche i nuovi vitigni internazionali, quali Merlot, Cabernet e Petit Verdot per i rossi; Viognier e Chardonnay per i bianchi.
1973-2003
LA COSTRUZIONE DELLA NUOVA CANTINA
Il progetto di sviluppo dell’azienda vede il completamento e l’inaugurazione della nuova cantina, che consentirà di vinificare direttamente le uve prodotte nei vigneti. Inizia la propria attività in cantina Tommaso, enologo figlio di Paolo, e prende così avvio la terza generazione nella conduzione dell’azienda.
2004
RINNOVAMENTO VIGNETI E PRIMI IMBOTTIGLIAMENTI
In questi ultimi anni grande impegno è stato dedicato al progressivo rinnovamento dei vigneti, all’adozione di sistemi produttivi sempre più moderni, ma decisamente ispirati sempre più al principio della sostenibilità ambientale, tema attuale di grande importanza per la tutela del territorio e dei consumatori.
Il lavoro di cantina è improntato ad ottenere prodotti di sempre maggiore qualità, ampliando l’offerta con la creazione di nuovi vini, con l’obiettivo di soddisfare sempre più le esigenze di coloro che ricercano e amano il buon vino.